- Produttori di tipicità
- Regolamenti in vigore
- Il Piano del Parco
Unico luogo dell'isola dove si accumula materiale sabbioso formato per lo più da detrito organogeno, ed unica area dell'isola dove il piano sopralitorale è esteso al punto tale da permettere la colonizzazione di una proto comunità tipica della dune costiere (narciso marino, pancratium maritimum).
Unico luogo dell'isola dove si accumulano modeste quantità di materiale sabbioso (Figure 1 e 2), formato per lo più da detrito organogeno (Figura 4), ed unica area dell'isola dove il piano sopralitorale è esteso al punto tale da permettere la colonizzazione di una proto-comunità tipica della dune costiere (narciso marino, pancratium maritimum).
Si attraversa un esteso terrazzo marino risalente al periodo tirreniano (qualche centinaio di secoli fa) durante la fase interglaciale quando il livello medio dei mari era circa 5-7 m più elevato dell'attuale. Si possono osservare una miriade di lembi residuali di tale superficie di spianamento originata dall'abrasione marina delineati dalla successiva erosione lineare delle acque ruscellanti attivata successivamente all'emersione di tale settore costiero (Figure 4 e 5). Una passeggiata geologica all'interno di un antico fondo marino che mostra attualmente evidenze di mega blocchi di basalto che riposano su tale terrazzo marino catapultati verosimilmente da storici tsunami.
In quest'area è possibile ritrovare il Tufo Verde (principalmente di colore verde, ma in alcune zone presenta un colore grigio scuro/nero). L'eruzione del Tufo Verde (Orsi e Sheridan, 1984) è di 46.000 anni fa (Jordan et al., 2018). Tutti gli strati superiori al Tufo Verde appartengono ad eventi geologici "Post-Tufo Verde (cioè con età inferiori a 46.000 anni fa), mentre tutti gli strati sottostanti al Tufo Verde appartengono ad eventi geologici "Pre-Tufo Verde" (cioè con età superiori a 46.000 anni fa).
Maggiori dettagli: (mappa)
Conservazione: Mal conservato (area da pulire adeguatamente).
Come raggiungere il sito: Il Geosito n°84 è situato poco fuori il centro abitato del Paese di Pantelleria, si raggiunge prendendo la strada perimetrale verso Mursia in auto, o dal sentiero C.A.I. N° 981 a piedi.
Bibliografia:
- Jordan N. J., Rotolo S. G., Williams R., Speranza F., McIntosh W. C., Branney M. J., Scaillet S. (2018). Explosive eruptive history of Pantelleria, Italy: Repeated caldera collapse and ignimbrite emplacement at a peralkaline volcano. "Journal of Volcanology and Geothermal Research" Volume 349, 1 January 2018, Pages 47-73.
- Orsi, G. e Sheridan, M.F., (1984). The Green Tuff of Pantelleria: rheoignimbrite or rheomorphic Fall. Bulletin Volcanologique 47, 611-626.