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Spettacolari lave a corda di rocce siliciche pre 50 ka.
Nella parte sommitale della stratificazione di “Punta della Gattara” è presente il Tufo Verde (principalmente di colore verde, ma in alcune zone presenta un colore grigio scuro/nero). L’eruzione del Tufo Verde (Orsi e Sheridan, 1984) è di 46.000 anni fa (Jordan et al., 2018). Tutti gli strati superiori al Tufo Verde appartengono ad eventi geologici “Post-Tufo Verde” (cioè con età inferiori a 46.000 anni fa), mentre tutti gli strati sottostanti al Tufo Verde appartengono ad eventi geologici “Pre-Tufo Verde” (cioè con età superiori a 46.000 anni fa), Figura 1.
Proprio alla base della stratificazione (cioè a contatto dell’acqua) è possibile osservare le magnifiche lave a corda di Punta della Gattara di natura riolitica e databili a circa 133.000 anni fa (Mahood e Hildreth, 1983; Fonseca, 2018; Jordan et al., 2018), (Figure 2, 3, 4 e 5).
Le lave riolitiche possono dar vita a delle strutture a corda, con la presenza delle ogive (Figura 3). Questo fenomeno accade quando la colata ha una bassa viscosità ed un’alta temperatura, creando dunque una zona di compressione sul fronte della colata, una zona di estensione nel corpo centrale della colata, ed una zona di compressione nella parte retrostante della colata, (Scandone & Giacomelli, 2004); i sovrascorrimenti degli strati all’interno della stessa colata lavica, creano le ogive.
Stando agli studi sommersi di alcuni autori (Saccarello, 2014; Fonseca, 2018), tali strutture si rinvengono anche sott’acqua, dimostrando una variazione relativa del livello del mare.
E’ possibile osservare lungo la costa anche delle strutture biocostruite, di natura carbonatica, tali strutture testimoniano il diverso livello relativo del mare (Figure 6 e 7), (De Guidi e Monaco, 2008; Fonseca, 2018).
Maggiori dettagli: (mappa)
Conservazione: Media. È possibile accedere all’area dall’adiacente parcheggio. Rimanere a distanza dalla ripa alta in prossimità del mare, perché potrebbe avere dei crolli.
Come raggiungere il sito: Dal paese in auto, percorrendo la strada perimetrale, prima di Cala Cinque denti è possibile trovare un parcheggio dal lato del mare, proprio in prossimità di Punta della Gattare.
Bibliografia:
- Fonseca Fulvio: "Rilevamento Geologico-Tecnico e Vulcanologico di Alcuni Settori Emersi e Sommersi della Costa NW dell'Isola di Pantelleria". Università “La Sapienza”, gennaio 2018.
- De Guidi G. e Monaco C.: Late Holocene vertical deformation along the coast of Pantelleria Island (Sicily Channel, Italy). Quaternary International. Volume 206, Issues 1–2, 1 September 2009, Pages 158-165. 2008.
- Jordan N. J., Rotolo S. G., Williams R., Speranza F., McIntosh W. C., Branney M. J., Scaillet S. (2018). Explosive eruptive history of Pantelleria, Italy: Repeated caldera collapse and ignimbrite emplacement at a peralkaline volcano. “Journal of Volcanology and Geothermal Research” Volume 349, 1 January 2018, Pages 47-73.
- Mahood, G.A. e Hildreth, W., 1983. Nested calderas and trapdoor uplift at Pantelleria, Strait of Sicily. Geology 11, 722-726.
- Orsi, G. e Sheridan, M.F., (1984). The Green Tuff of Pantelleria: rheoignimbrite or rheomorphic Fall. Bulletin Volcanologique 47, 611-626.
- Saccarello Federico: Tesi Sperimentale della Laurea Magistrale in Scienze del Mare: Batimorfologia ad alta risoluzione dei fondali d’acqua bassa dell’edificio vulcanico di Pantelleria. Università “La Sapienza”. 2014.
- Scandone & Giacomelli (2004). “Vulcanologia - Principi fisici e metodi d'indagine”. Liguori Editore, pp. 431.